Caratteri che definiscono una città


Quando pensate a una città, cosa vi viene in mente? Forse ai monumenti, alla cultura, alla cucina o al clima. Se siete come noi, però, questi aspetti passano in secondo piano rispetto alla vera attrazione: la tipografia. Un grande carattere può davvero formare l'identità di una città. Può darle carattere, trasmettere la sua personalità e far emozionare le persone (ma forse siamo solo noi).

Entrate nel mondo dei font cittadini e godetevi le nostre otto migliori scelte...

Londra

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È passato un secolo intero da quando è stato introdotto il carattere iconico della capitale.[1] Johnston, disegnato da Edward Johnston, ha lasciato il segno nella metropolitana di Londra nel 1916. Da allora sono state apportate pochissime modifiche, quindi si tratta di un carattere che ha davvero superato la prova del tempo.

Anche la sua presentazione fu innovativa: i caratteri ricci art nouveau erano di rigore all'epoca, quindi questa proposta minimalista e audace fu uno shock per i contemporanei di Johnston. Oggi il carattere appare in tutte le stazioni della metropolitana, sui treni, sugli autobus e sulla segnaletica della città.  

Eindhoven

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La storia del carattere di Eindhoven nei Paesi Bassi è affascinante. Il logo - un trio di zig-zag rossi - è nato per primo, poi la città ha voluto un carattere tipografico da abbinare al logo.[2]. Gli schizzi originali dell'omonimo font sono stati creati con del nastro adesivo, da cui gli angoli mancanti delle lettere che vedete oggi. È questo mix di semplicità e stravaganza che non ci basta mai: la prossima vacanza nei Paesi Bassi potrebbe addirittura essere basata sul suo font.

Milano

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Il carattere di Milano City riesce a irradiare un senso di storia, pur restando sul lato destro dell'elegante e del geometrico. Non è audace e moderno come altri font cittadini, ma si adatta perfettamente all'atmosfera della città. Creato da Inarea Strategic Design, il carattere sembra spesso mancare di parti minime, dai titoli sopra le i e le j alle finiture diagonali sulle n e sulle l. Sono queste stranezze a entusiasmarci.

Chattanooga

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C'è qualcosa che non piace del font Chattanooga? La sua origine[3] è merito di un gruppo di designer che ha raccolto più di $11.000 su Kickstarter per realizzare il divertente carattere tipografico. La città era caduta in disgrazia e questi designer volevano dare una mano. Il risultato? Chatype, un carattere che evoca lo spirito della città, ma con un'atmosfera cool che ci piace molto. Salutate il nuovo look della quarta città del Tennessee.

Dubai

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Creare una tipografia per l'edificio più alto del mondo non è un'impresa facile. Creare un font moderno ispirato alla calligrafia? Ancora più difficile. Lo studio australiano Emerystudio[4] voleva creare un carattere tipografico per il Burj Khalifa che fosse "distintivo, leggibile e armonioso se accostato al latino". È stato il dottor Mamoun Sakkal a trasformare Shilia - un disegno complementare al latino già esistente, da lui creato nel 1978 - in una famiglia più moderna chiamata Burj Khalifa Shilia, oggi molto richiesta per la sua natura graziosa e allo stesso tempo leggibile. Di certo non esiste una formula migliore.

Berlino

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BMF Change è il font di Berlino. È stato creato da Alessio Leonardi, un designer italiano, per la campagna "Be Berlin" iniziata nel 2008. Il suo semplice corsivo minuscolo si trova oggi su tutto, dai manifesti alle magliette, dalle monete ai bidoni della spazzatura della città.

New York

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L'Helvetica è diventato il carattere di New York.[5] Applicato alla metropolitana, il font degli anni Cinquanta è una scelta versatile. Sebbene sia diventato il carattere tipografico di riferimento della metropolitana solo negli ultimi decenni, quella tipografia pulita e senza fronzoli - bianco su nero - oggi grida New York.

Stoccolma

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Infine, godiamoci una recente ristrutturazione di una città. Nel 2014 Stoccolma ha ripreso vita.[6] con l'introduzione di Stockholm Type, un font creato da Essen International che ha sostituito St. Erik. È pulito, geometrico, meraviglioso. È presente in tutta la destinazione svedese, dalla segnaletica dei musei alla brochure del Kulturfestival.

Un font brillante può parlare la lingua di una città, il che lo rende uno degli strumenti di marketing più potenti (e sottovalutati) in assoluto. Qual è il vostro preferito?

È lo stesso font più riconosciuto del Regno Unito? Date un'occhiata alla nostra ricerca sui font per scoprire cosa rende noi inglesi così entusiasti dei caratteri.

Riferimenti:

[1]  http://www.economist.com/blogs/prospero/2016/06/design

[2] http://gizmodo.com/8-cities-that-have-their-own-distinctive-fonts-1681041888

[3] http://gizmodo.com/8-cities-that-have-their-own-distinctive-fonts-1681041888

[4] https://blueprint.cbre.com/typography-of-place-how-fonts-shape-a-citys-identity/

[5] http://cityroom.blogs.nytimes.com/2008/12/04/how-helvetica-took-over-the-subway/comment-page-2/?_r=0

[6] http://gizmodo.com/8-cities-that-have-their-own-distinctive-fonts-1681041888